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C’ERA UNA VOLTA: il viaggio poetico di Daniela Orlando tra Riflessi Sogni e Rinascita vince il Primo Premio Poesia “Divinamente Donna”
Daniela Orlando, scrittrice affermata nella narrativa, sorprende e conquista il panorama poetico con C’era una volta, una lirica intensa e stratificata che le è valsa il prestigioso Primo Premio per la Poesia Inedita in lingua italiana “Divinamente Donna”, organizzato dall’Associazione Culturale Internazionale VerbumlandiArt che si terrà nei primi di marzo a Roma presso Palazzo Giustiniani del Senato della Repubblica. Sebbene il suo talento sia stato finora consacrato alla prosa – con opere di successo come L’età imperfetta e Il Settimanile – questa poesia dimostra come la sua sensibilità letteraria si traduca con naturalezza anche nella scrittura in versi.
La potenza evocativa del testo
La poesia si sviluppa attraverso il leitmotiv dello specchio, simbolo ambivalente di riflessione e prigionia, illusione e verità. La protagonista, una figura femminile che si interroga sulla propria esistenza e sul proprio valore, attraversa una narrazione interiore che richiama la struttura della fiaba, ma sovverte le attese.
Il tono iniziale, quasi fiabesco – con “la fata”, “il buon sovrano” e “la tavola ricca” – viene presto smantellato da un senso di esclusione: “C’era una volta / ma lei non c’era”. Il soggetto si rende conto di non appartenere alla narrazione che la circonda, di essere un’ombra nel regno altrui. Il dialogo con lo specchio amplifica questo senso di alienazione, ponendo l’immagine riflessa come interlocutore implacabile, che prima la costringe a guardarsi e poi, in un climax emotivo, la conduce verso una consapevolezza più profonda.
Uno stile poetico maturo e incisivo
Nonostante la sua esperienza principale nella prosa, Orlando padroneggia con eleganza e intensità il linguaggio poetico. Il ritmo cadenzato, l’uso sapiente delle anafore (“Specchio, specchio delle mie brame”, “Guardati figlia”) e la musicalità della ripetizione creano un effetto quasi ipnotico, sottolineando il flusso di pensiero e il viaggio emotivo della protagonista.
L’andamento dialogico della poesia, tra la protagonista e lo specchio, accentua il contrasto tra il mondo interiore e la realtà esterna. Il passaggio dall’insicurezza iniziale alla riscoperta del proprio valore è costruito con una progressione emotiva avvincente, che culmina in versi di straordinaria forza:
“C’è il coraggio e la volontà / c’è tanta vita, la tua dignità”.
L’uso di immagini evocative – “sandali su ali di vento”, “un fiore, il più bello del mondo”, “il vento ti sfiora” – arricchisce il testo di suggestioni simboliche, suggerendo il percorso di rinascita della protagonista.
Il valore simbolico e universale della poesia
C’era una volta è più di un semplice componimento poetico: è un manifesto di riscoperta personale e affermazione di sé. La poesia parla alle donne, ma anche a chiunque abbia mai sentito di non avere spazio nella narrazione dominante, di non trovare il proprio riflesso nel mondo che lo circonda.
Daniela Orlando, con la sua capacità di scrittura raffinata e coinvolgente, dimostra che la poesia non è solo un gioco di parole ben costruito, ma un veicolo di emozioni e rivelazioni. La sua incursione nella poesia non è una deviazione dalla narrativa, ma una naturale estensione del suo talento, che trova qui una forma ancora più concentrata e vibrante.
Con C’era una volta, la Orlando non solo vince un premio prestigioso, ma lascia un’impronta significativa nel panorama poetico contemporaneo, confermando che il suo sguardo sulla scrittura – sia essa narrativa o poetica – è sempre profondamente umano, toccante e universale.
francesco nigri
”
C’ERA UNA VOLTA
C’era una volta
ma lei non c’era
c’erano gli altri
ma lei non c’era
C’era la fata
e il buon sovrano
la tavola ricca
e un piatto in mano
Specchio, specchio delle mie brame
cosa mi spetta del tuo reame?
Guardane figlia, almeno il riflesso
Guardati figlia, questo è concesso
Specchio, specchio delle mie brame
Io non mi vedo nel tuo reame
Vedo una reggia diversa e oscura
la stanza è buia, mi fa paura
Guardati figlia, di te cosa resta
Guarda sul fondo, alza la testa
C’era un sogno, c’era un talento
c’erano sandali su ali di vento
C’era il tuo fiore, anima mia
C’era la festa, la fantasia
c’è un suono lontano, un richiamo profondo
c’è ancora un fiore, è il più bello del mondo
Specchio, specchio delle mie brame
Cosa è rimasto del mio reame?
Il tempo c’era, doveva passare
Il tempo c’è, che deve arrivare
C’è un tempo segreto, nascosto e protetto
un tempo strappato e poi maledetto
C’è tutto e molto più ancora
e c’è il ricordo, il vento ti sfiora
C’è il coraggio e la volontà
c’è tanta vita, la tua dignità
guardati figlia, guarda nel fondo
c’è anche quel sogno, quello profondo
Specchio, specchio delle mie brame
anche se tu non sempre sei sincero
io da qui vedo tutto
e adesso tutto davvero
”
danielaorlando©2025
Daniela Orlando nasce a Reggio Calabria e vive a Messina. Coltiva da sempre la passione per la scrittura e la narrativa. Con Città del Sole Edizioni ha pubblicato “L’età imperfetta” (2009) “La luna nel mezzo” (2012) “Notti mai abbastanza” (2019) “Il Settimanile” (2023).
Dal romanzo “L’età imperfetta” è stato liberamente ispirato il film omonimo, presentato alla Festa del cinema di Roma e in concorso al premio David di Donatello 2018.
Ha ricevuto il premio Gino Gullace per il giornalismo nell’ambito della premiazione Pericle d’Oro 2018 con la seguente motivazione: “scrittrice dalle doti straordinarie di comunicatività che trasmette nelle storie che racconta con penna forbita ed eleganza di stile”.
E’ risultata tra le finaliste del Premio Nazionale Bianca Maria Pierazzoli per la scrittura di un monologo teatrale inserito nel libro “Monologhi teatrali” edito da Bertoni Editore (2021).
Ha ricevuto una menzione dall’Associazione Culturale Tracce per la meta nell’ambito del 4° concorso letterario nazionale di poesia e narrativa per il suo racconto “Lo spirò”
Dell’amore per la scrittura ha fatto la sua professione: da oltre un decennio si dedica all’organizzazione di corsi di Scrittura Autobiografica e più in generale a corsi di scrittura terapeutica e creativa come forma di crescita personale.